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DA OSTIA A CASALBERTONE – FUORI CASAPOUND DALLA CITTA’

Dopo i finti attacchinaggi, adesso inventano anche presunte madri aggredite per giustificare lo squadrismo. Ad Ostia come a Casalbertone, Casapound si rende responsabile di azioni di violenza nella volontà di delegittimare i percorsi sociali nei territori di Roma. Il collettivo l’Officina esprime massima solidarietà ai ragazzi aggrediti.

I fatti di ieri non sono altro che l’ennesimo attacco premeditato dei “fascisti del terzo millenio”, dopo l’aggressione ai danni degli attivisti del Teatro del Lido di Ostia e dopo il pestaggio di studenti e professori al liceo Righi. Analoga anche l’indifferenza delle Forze dell’Ordine, le quali dimostrano nuovamente di giocare un ruolo politico nella gestione dei territori. Il Pdl e il sindaco Alemanno sono i mandanti di questa nuova stagione di violenza nera.

Nella giornata in cui commemoriamo l’eccidio delle Fosse Ardeatine, non possiamo che sottolineare l’attitudine dei movimenti neofascisti a Roma. I burattini del potere, in un momento di crisi e disagio sociale come quello che viviamo, assumono il ruolo di manovalanza al soldo dei poteri forti. Ma all’attacco delle destre ci sarà sempre chi resisterà.

Contro fascismo, sessismo e razzismo, ma soprattutto contro ciò che li produce: capitalismo in crisi e disuguaglianza sociale. Da Casabertone a Ostia, fuori Casapound dalla città.

Posted in Lotta e Antifascismo.