Parlando con la popolazione dell’Idroscalo, l’indomani dell’enorme azione militare messa in atto da Alemanno e dai propri tirapiedi, sono emersi nuovi dati sullo sgombero delle case. Risulta che un ragazzo sia stato malmenato dalla polizia (a riprova di ciò ci sono i segni sulle mani e i lividi di manganello sulle cosce) dopo che questa abbia spintonato la madre che si opponeva allo sgombero della propria casa. Risultano diverse diffide nei confronti anche di chi si sia opposto solo verbalmente ai politici che facevano la loro passerella nella zona. Fatto ancora peggiore, sono state buttate giù case che non rientravano nei piani. La zona rimane ancora pesantemente militarizzata con blindati della celere, speciale e polizia municipale, facendo deliberatamente alzare la tensione tra gli abitanti (abbiamo visto con i nostri occhi poliziotti sbeffeggiare gli "idroscalesi" e sentito altri rispondere agli abitanti che gli chiedevano come si sentirebbero loro nel vedere i loro amici di sempre cacciati di casa, con sollevazioni di spalle e laconici "pazienza"!).
La situazione rimane critica, molta gente non riesce a dormire la notte, alcuni non vanno neanche a fare la spesa di persona per paura di lasciare casa. Non è ancora stato detto con precisione quanto rimarranno le ruspe, c’è chi dice alcuni giorni, c’è chi dice settimane. I deportati, perché è di questo che si tratta, hanno dormito nei famigerati residence, alcuni senza neanche un letto o un materasso. Molti si trovano sull’Ardeatina, completamente strappati dalle loro vite, dai loro affetti.
Invitiamo tutti ad andare a vedere di persona la zona per farsi un’idea reale della situazione perché davvero le parole non possono bastare nel descrivere un dramma come questo.