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La cultura e la socialità non hanno prezzo

Questa domenica abbiamo volantinato e distribuito centinaia di cd vuoti davanti ad uno dei pochi spazi di agregazione del territorio del XIII Municipio, il multisala Cineland. Un’azione di informazione e protesta contro il caro cultura ed il regime del copyright, ma anche per continuare a sottolineare la carenza cronica di spazi di agregazione e socialità nel territorio. Non è infatti accettabile che i pochi luoghi presenti, come il caso del Cineland, siano solo dei mercati, spazi di consumo dove i ragazzi sono solo portafogli da svuotare. Per questo abbiamo deciso di distribuire cd vuoti, dove masterizzare quello che più interessa e soprattutto gratuitamente, una risposta ai prezzi di cinema, musica e cultura, ma anche un sberleffo a chi ci vorrebbe muti consumatori.

Ecco il testo del volantino:

In questo periodo di crisi l’accesso al mondo della cultura diventa sempre più un privilegio per pochi, dall’eccessivo costo dei libri fino a quello dei biglietti per teatro, cinema e concerti. Oltre agli eccessivi costi dei saperi, denunciamo la mancanza di spazi di socialità che rispondano alle esigenze dei giovani precari del tredicesimo municipio e non alle esigenze di profitto degli imprenditori della città.

Vogliamo spazi di socialità e il libero accesso al mondo della cultura, per questo oggi siamo davanti al Cineland consegnando dei cd alla cittadinanza. Cd vuoti dove poter masterizzare musica del proprio artista preferito piuttosto che l’ultimo film appena uscito. E’ una piccola iniziativa di risposta all’eccessivo costo della cultura ma anche un invito a riscoprire un modo diverso di vivere la socialità, magari organizzandovi con una proiezione casalinga con gli amici.

Sappiamo che scaricare un film non può rappresentare una alternativa ad andare al cinema, al contrario, siamo convinti che vadano incentivate proiezioni aperte e che non sia accettabile il prezzo delle sale ormai di sette euro, relegando l’andare al cinema ad evento “eccezionale”. A fronte della mancanza di politiche sociali reali per i giovani e i precari, ci organizziamo da soli con pratiche di r-esistenza quotidiana, come quella di scaricare film e musica.

La cultura non ha “prezzo” e per questo ci riappropriamo dei saperi che concepiamo come bene comune, sperando un giorno anche di avere uno spazio dove poter proiettare film fuori dalla logica del profitto.


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