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Ma quale fiducia, ma quali BlackBloc?!

Spenti i roghi iniziano le bugie. Dopo la grande mobilitazione del 12 per le strade della capitale, dopo la rivolta nelle vie del centro, dopo la fiducia farsa al governo Berlusconi, rimangono i moralismi, le ipocrisie e le speculazioni dei media.

Prima di tutto bisogno precisare che quella del 12 non è stata una manifestazione esclusiva degli studenti, come invece i grandi mezzi di comunicazione hanno detto, ma una mobilitazione generale a cui hanno partecipato tutti, studenti, sì, ma anche operai, precari, disoccupati e molte realtà in lotta che vanno dalle popolazioni campane ai comitati contro le nocività nel Lazio, insieme poi a diversi movimenti politici come il nostro.

La rabbia era decisamente tanta, una rabbia non solo rivolta a questo governo, ma a tutto questo sistema che non da possibilità di alternativa alla situazione attuale. Una rabbia scatenata da un presente precario e se è possibile da un futuro ancora più incerto; da una riforma universitaria che riesce incredibilmente a peggiorare la situazione già critica degli atenei; da questi governi, da questa “democrazia” che come obbiettivo ha solo quello di difendere il capitalismo che ci sta impoverendo e schiavizzando sempre di più.

E la rabbia è esplosa.

Dopo quello che tutti avete visto poi, è partita la macchina governativa dei media.

Si è tornato a parlare di questi fantomatici “black bloc”, si è parlato di Genova, e qualcuno ha persino osato parlare di Carlo.

Ma quali “black bloc”?! Questi fantomatici guerriglieri, frutto della fervida immaginazione dei nostrani giornalisti, che sbucano da chi sa dove e sfuggono ad ogni controllo, a cui non interessa niente, etc. etc. Sotto le feste forse bisogna far crescere la gente e dirgli che oltre a Babbo Natale, non esistono neanche i “black bloc”. La gente che era in piazza, la gente che ha fronteggiato la polizia schierata in difesa dei palazzi del potere, era gente semplicemente incazzata. Forse mai come ieri a fianco dei compagni c’è stata gente più comune: “pischelli”di questa Roma corrotta, precari e disoccupati, giovani e vecchi, uomini e donne, insomma la vera “maggioranza”.

Poi è spuntato fuori tutto il perbenismo all’italiana, quel moralismo che farebbe impallidire anche una vecchietta timorata di dio. Peccato che la maggior parte della gente si sia schierata con i ragazzi che hanno combattuto la polizia. Peccato che a condannare la violenza siano quei partiti e sindacati che di giorno fanno l’opposizione (pure in piazza) e di sera si spartiscono il potere con i loro “nemici”, oppure che a fare gli indignati e i superiori siano quegli intellettuali di sinistra e quei giornalisti che dalle loro poltrone in pelle non hanno mai rischiato niente, se non che le cose cambiassero veramente.

A quei Saviano, Telese, ma anche Uds, Udu, Popolo Viola, Pd e via dicendo diciamo che possono indignarsi quanto vogliono ma il tempo di prenderlo in culo in silenzio è finito.

La gente si è incazzata. E mho sono cazzi vostra.

Solidarietà a tutti gli arrestati!

Posted in Generale.