

Collettivo Politico del XIII Municipio di Roma
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Commenti disabilitati su 22 Febbraio 1980, Ricordiamo Valerio
– 19 Febbraio 2010
Il 10 febbraio 2010 in Prefettura si affronterà il tema del lavoro. Lo
faranno gli enti locali, il governo e parti sociali individuate per
l’occasione. Come dire: un tavolo non si nega a nessuno. Ne sono stati
fatti sull’emergenza abitativa, sull’immigrazione, sulla sicurezza e
ora anche sul lavoro. In questo quadro il sindaco ha sparato le sue
cifre: 100mila posti di lavoro, ripetendo un proclama che suonava
pressappoco così alla vigilia della sua elezione, 40mila casa popolari.
Nello stesso tempo Alemanno non ha detto una parola in difesa dei
lavoratori delle aziende in crisi.
Le parole non si sono
tramutate in fatti e temiamo che anche sul tema lavoro si andrà nella
stessa direzione. Demagogia tanta concretezza zero.
Non
sappiamo cosa diranno le parti sociali che siederanno al tavolo e per
questo abbiamo deciso di mobilitarci e invitiamo tutta la città che
soffre la crisi a farlo.
Alle 15 di mercoledì 10 febbraio
saremo in piazza SS Apostoli con gli inquilini resistenti, con i
precari, con i disoccupati, con i cassaintegrati, con gli sfrattati,
con chi non arriva a fine mese, con chi non ha un reddito, con i
lavoratori in lotta dell’Eutelia e di altre decine di aziende che
minacciano licenziamenti.
Roma contro la crisi e dentro la
crisi deve diventare visibile e rompere con l’idea di città che ci
vogliono propinare, dove la strada maestra immaginata dalla rendita ci
condanna all’emergenza permanente e alla cementificazione selvaggia,
dove l’unica prospettiva di lavoro è legata ad un pacchetto edilizio e
ad eventuali possibilità occupazionali legate ad esso. In una città che
sta subendo un aumento esponenziale della cassa integrazione ordinaria
e straordinaria oltre che della disoccupazione non abbiamo bisogno di
proclami elettorali in vista delle prossime regionali.
Non ci
stiamo! Invitiamo tutti e tutte a mobilitarci per sostenere le proposte
dei movimenti e delle reti sociali in lotta. Insieme con i migranti
impegnati con i cittadini e le cittadine italiani/e in una battaglia
senza precedenti contro il razzismo e la xenofobia, rivendicando
diritti primari continuamente negati.
Se la città è di chi la
abita, è arrivato il momento che questa voce inascoltata prevalga su
quella dei costruttori, delle banche, degli speculatori come Bonifaci,
Caltagirone, Santarelli, Toti, Mezzaroma. Gli amministratori devono
segnare un significativo cambio di passo nella tutela della città come
“bene comune” e nella difesa della qualità della vita nella sua
interezza.
Saremo in piazza per rivendicare un reale piano
anticrisi che passi attraverso la difesa, qui ed ora, dei posti di
lavoro; la realizzazione di un piano straordinario di case popolari; un
finanziamento adeguato alla legge regionale per il reddito che permetta
di coprire le 120mila domande depositate e garantire a tutti i
disoccupati e precari oltre all’erogazione monetaria anche il reddito
indiretto (casa, trasporti, tariffe e formazione) previsti dalla legge.
Saremo in piazza in solidarietà con i migranti deportati e costretti
alla fuga da Rosarno, abbandonati dalle istituzioni per le strade di
Roma, per chiedere la realizzazione di un piano straordinario di
accoglienza.
La mobilitazione del 10 febbraio deve diventare il
punto di partenza verso una mobilitazione nazionale, che imponga al
Governo misure economiche e di welfare mirate su chi paga la crisi e
non più a sostegno delle banche e delle imprese.
Rete Romana Contro la Crisi, Lavoratori Eutelia, Lavoratori Italtel,
Movimenti per il Diritto all’Abitare, Cassintegrati Alitalia,
Autoconvocati Sirti, Lavoratori Telecom, Coordinamento Precari Scuola,
Comitati per il Reddito, Coordinamento Collettivi della Sapienza,
Precari Ispra
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Commenti disabilitati su 10/2 Mobilitizione contro la crisi, per i lavoratori!
– 8 Febbraio 2010
Da troppo tempo ormai l’ex colonia “Vittorio Emanuele” è occupata illegalmente da un gruppo di (di? Di che? Non lo dice) che si autofirma “L’Officina”
Inesatto. Il collettivo “L’Officina” gestisce attualmente
l’ex-chiesetta della Vittorio Emanuele, luogo occupato da oltre 10
anni. Volerci attribuire l’occupazione dell’intero stabile è nei nostri
confronti assai lusinghiero, ma in realtà dimostra grande
disinformazione e un’analisi politica fondata sul sentito dire; lo
conferma il fatto che il volantino sia stato redatto senza prima
conoscerci di persona, ma basandosi, come essi stessi ammettono, su
casuali perlustrazioni effettuate nei dintorni della colonia e letture
di pagine internet.
Quest’azione irresponsabile priva la cittadinanza di un luogo che il
nostro sindaco, Gianni Alemanno, ha destinato alla creazione dell’Università del Mare, che sarebbe la prima università del nostro territorio.
Il fantomatico progetto dell’Università, che periodicamente si alterna
con l’altro cavallo di battaglia del “nostro sindaco” Alemanno e della
giunta del XIII municipio, ovvero il casinò, costituisce una mera
astrazione con finalità puramente demagogiche. In realtà l’unico vero
progetto di riqualificazione della parte degradata ed inutilizzata
della struttura che sia stato finora presentato, “La casa della
cultura”, è stato deliberatamente ostacolato e stravolto, allineandosi
con la sistematica repressione di ogni forma di libera socialità e
cultura, come la chiusura del “Teatro del lido” ne è ulteriore esempio.
Facciamo notare che la realizzazione di un polo universitario complesso
ed efficiente, comporterebbe il dislocamento di numerose entità, tra
le quali la biblioteca comunale Elsa Morante (2 000 metri quadrati con
oltre 30 000 volumi, sale conferenze ed esposizioni, postazioni
informatiche), l’ostello “Litus”, la mensa Caritas.
La portavoce del gruppo, Carlotta Chiaraluce, intervistata afferma:
“proprio in quei locali occupati dovrebbe sorgere l’Università del
Mare”, dimostrando scarsa affinità con i concetti geometrici di base,
ritenendo sufficiente lo spazio di una chiesa per realizzare
un’università.
Le intenzioni sono chiare: consegnare lo spazio nelle mani dei privati
e della criminalità, mentre i cittadini ignari si consolino con le loro
slot-machine.
Il gruppo “L’Officina” si erge a paladino della cultura quando invece fa solamente ostruzionismo politico e culturale.
Con ostruzionismo culturale essi intendono la lotta condotta sul
territorio per gli spazi di aggregazione giovanile e produzione
culturale liberi da strumentalizzazioni partitiche (per inciso facciamo
notare che “Il popolo di Roma” è legato a doppio filo con il Pdl, per
cui sorgono perplessità riguardo alla forma di cultura da essi
propugnata) e da logiche di mercato, la pratica dell’autorganizzazione
in contrasto con l’abitudine a delegare, la conquista di luoghi
lasciati all’incuria istituzionale che vengono riconsegnati alla
cittadinanza.
Con ostruzionismo politico ci accusano di antifascismo,
colpevoli a loro avviso di reitare contrasti ormai fuori dal contesto
storico, relegando indirettamente (inconsapevolmente?) i movimenti
fascistoidi contemporanei a meri fenomeni fuori moda: dunque se venite
aggrediti per strada e picchiati da giovani inneggianti al Duce
sappiate che non fate assolutamente tendenza.
L’antifascismo, affermano, impedisce ad un strato consistente di
ragazzi di partecipare alle nostre attività. Alla nostra domanda,
legittima, se essi siano quindi fascisti rispondono con un no confuso,
ribadendo il concetto che la contrapposizione fascisti-antifascisti non
ha più motivo di esistere nel terzo millennio.
Poi scrivono: “da Roma tutto ha avuto inizio e a Roma tutto si ispira,
perchè queste quattro lettere non rappresentano solo un’area
geografica, bensì un’idea”, ed è plausibile che tali frasi non siano da
attribuirsi ad un contesto calcistico.
“Il Popolo di Roma” chiede alle istituzioni di intervenire affinchè questo spazio sia tolto dalla situazione di degrado in cui versa tuttora e che sia restituito ai cittadini e al Municipio per portare avanti l’iniziale progetto di rilancio del litorale romano, per un reale sviluppo culturale ed economico del nostro territorio. Chiediamo inoltre che siano assegnati degli spazi per i giovani dove si possa fare vera cultura e vera aggregazione.
Il vero progetto di rilancio del litorale romano: la riqualifica del
rione di Nuova Ostia, opera che passa attraverso il desiderio di
trasferire in toto i residenti come si è tentato quest’estate;
l’abusivismo edilizio del porto di Roma e la progressiva riduzione
della riserva naturale L.I.P.U.; l’edificazione di ecomostri per gli
introiti di Papagni quali il polo natatorio, al posto di un parco per
gli abitanti di zona; la proposta poi ritirata di realizzare la pista
di formula uno nella pineta di Castel Fusano; lo scempio delle spiagge
ad opera della Assobalneari.
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– 7 Febbraio 2010
Ogni giovedì sera lo spazio diverrà una grande sala cinema per poter visionare e commentare i percorsi che mensilmente verranno ideati da questa realtà giovanile dell’entroterra lidense. Febbraio sarà il mese dedicato al grande regista Woody Allen.
04/02 – IL DITTATORE DELLO STATO LIBERO DI BANANAS
11/02 – TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUL SESSO E NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE
18/02 – MANHATTAN
25/02 – ZELIG
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Commenti disabilitati su Cineforum: Febbraio con Woody Allen @ l’Officina
– 1 Febbraio 2010
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– 26 Gennaio 2010