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10/2 Mobilitizione contro la crisi, per i lavoratori!

Il 10 febbraio 2010 in Prefettura si affronterà il tema del lavoro. Lo
faranno gli enti locali, il governo e parti sociali individuate per
l’occasione. Come dire: un tavolo non si nega a nessuno. Ne sono stati
fatti sull’emergenza abitativa, sull’immigrazione, sulla sicurezza e
ora anche sul lavoro. In questo quadro il sindaco ha sparato le sue
cifre: 100mila posti di lavoro, ripetendo un proclama che suonava
pressappoco così alla vigilia della sua elezione, 40mila casa popolari.
Nello stesso tempo Alemanno non ha detto una parola in difesa dei
lavoratori delle aziende in crisi.
Le parole non si sono
tramutate in fatti e temiamo che anche sul tema lavoro si andrà nella
stessa direzione. Demagogia tanta concretezza zero.
Non
sappiamo cosa diranno le parti sociali che siederanno al tavolo e per
questo abbiamo deciso di mobilitarci e invitiamo tutta la città che
soffre la crisi a farlo.
Alle 15 di mercoledì 10 febbraio
saremo in piazza SS Apostoli con gli inquilini resistenti, con i
precari, con i disoccupati, con i cassaintegrati, con gli sfrattati,
con chi non arriva a fine mese, con chi non ha un reddito, con i
lavoratori in lotta dell’Eutelia e di altre decine di aziende che
minacciano licenziamenti.
Roma contro la crisi e dentro la
crisi deve diventare visibile e rompere con l’idea di città che ci
vogliono propinare, dove la strada maestra immaginata dalla rendita ci
condanna all’emergenza permanente e alla cementificazione selvaggia,
dove l’unica prospettiva di lavoro è legata ad un pacchetto edilizio e
ad eventuali possibilità occupazionali legate ad esso. In una città che
sta subendo un aumento esponenziale della cassa integrazione ordinaria
e straordinaria oltre che della disoccupazione non abbiamo bisogno di
proclami elettorali in vista delle prossime regionali.
Non ci
stiamo! Invitiamo tutti e tutte a mobilitarci per sostenere le proposte
dei movimenti e delle reti sociali in lotta. Insieme con i migranti
impegnati con i cittadini e le cittadine italiani/e in una battaglia
senza precedenti contro il razzismo e la xenofobia, rivendicando
diritti primari continuamente negati.
Se la città è di chi la
abita, è arrivato il momento che questa voce inascoltata prevalga su
quella dei costruttori, delle banche, degli speculatori come Bonifaci,
Caltagirone, Santarelli, Toti, Mezzaroma. Gli amministratori devono
segnare un significativo cambio di passo nella tutela della città come
“bene comune” e nella difesa della qualità della vita nella sua
interezza.
Saremo in piazza per rivendicare un reale piano
anticrisi che passi attraverso la difesa, qui ed ora, dei posti di
lavoro; la realizzazione di un piano straordinario di case popolari; un
finanziamento adeguato alla legge regionale per il reddito che permetta
di coprire le 120mila domande depositate e garantire a tutti i
disoccupati e precari oltre all’erogazione monetaria anche il reddito
indiretto (casa, trasporti, tariffe e formazione) previsti dalla legge.
Saremo in piazza in solidarietà con i migranti deportati e costretti
alla fuga da Rosarno, abbandonati dalle istituzioni per le strade di
Roma, per chiedere la realizzazione di un piano straordinario di
accoglienza.
La mobilitazione del 10 febbraio deve diventare il
punto di partenza verso una mobilitazione nazionale, che imponga al
Governo misure economiche e di welfare mirate su chi paga la crisi e
non più a sostegno delle banche e delle imprese.
 

Mercoledì 10 febbraio 2010
Dalle ore 15.00
Piazza SS Apostoli sotto la Prefettura
MANIFESTAZIONE

 
Rete Romana Contro la Crisi, Lavoratori Eutelia, Lavoratori Italtel,
Movimenti per il Diritto all’Abitare, Cassintegrati Alitalia,
Autoconvocati Sirti, Lavoratori Telecom, Coordinamento Precari Scuola,
Comitati per il Reddito, Coordinamento Collettivi della Sapienza,
Precari Ispra

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