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Buon Primo Maggio

Come regalo per la festa dei lavoratori e dopo il successo riscosso per le strade di Ostia, pubblichiamo on line il nuovo numero di BombaCarta, il mensile del collettivo l’Officina. Ci vediamo il mese prossimo con la nuova uscita.

Numero di Aprile

BUON PRIMO MAGGIO A TUTTI


 

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Riprendiamoci le Spiagge

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Antifascisti Sempre

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Vive la Commune!

« Parigi operaia, con la sua Comune, sarà celebrata in eterno come l’araldo glorioso di una nuova società. I suoi martiri hanno per urna il grande cuore della classe operaia. I suoi sterminatori, la storia li ha già inchiodati a quella gogna eterna dalla quale non riusciranno a riscattarli tutte le preghiere dei loro preti ». (Karl Marx, La guerra civile in Francia, Londra, 30 maggio 1871)


Il 18 Marzo del 1871, dopo una guerra disastrosa tra l’impero francese e quello prussiano, in un periodo in cui le masse povere soffrivano di stenti e vivevano costretti sotto un regime liberticida come quello di Napoleone III, a Parigi scoppio la ribellione. Gli eserciti disertarono e il proletariato pretese di autogestirsi. Nacque così l’esperienza storica della Comune di Parigi, simbolo di libertà, autogestione e lotta alle autorità.

Nel 2011 il Collettivo l’Officina sceglie di celebrare l’anniversario dei 140anni della Comune, ricordando come dal 18 Marzo al 28 Maggio, in Europa e nel mondo le masse scoprirono una nuova possibilità mentre i tiranni tremarono sui loro troni. Mentre la storia istituzionale censura ancora oggi un avvenimento storico e sociale come questo, noi preferiamo ispirarci ad esso per un futuro di lotta e libertà!

Vive la Cummune!

Vive la Sociale!

http://it.wikipedia.org/wiki/Comune_di_Parigi

http://ita.anarchopedia.org/la_Comune_di_Parigi_%281871%29

 

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I fascisti sono avvertiti, Ostia vi ripudia!

Questo Sabato Ostia ha dato una risposta importante sull’antifascismo.

Mentre neanche una cinquantina di camerati dell’associazione fascista Casa Pound, difesi dalla polizia (anch’essa probabilmente annoverata nel fantomatico computo dei 300 presenti), si ritrovavano da tutta Roma sul nostro territorio per celebrare la loro bugia sulle foibe e l’esodo istriano, le realtà antifasciste del territorio sono riuscite a tenere un presidio in P.zza della Stazione Vecchia, impedendo che i fascisti potessero sfilare liberamente sul litorale romano.

Il segnale che si è lanciato è che Ostia non vuole per le sue strade dei fascisti, responsabili di minacce e aggressioni, fomentatori di odio razziale e nostalgici di una dittatura che portò, tra campi di concentramento e guerra, centinaia di miglia di morti italiani, più le altre vittime nei paesi occupati come del Corno d’Africa, la Libia e dei Balcani.

Mentre Casa Pound sceglieva di ricordare una parte della storia del secondo conflitto mondiale (modificata ad opera per renderla credibile), una piazza antifascista ricordava tutte le vittime del fascismo, dai raid delle squadracce contro gli operai e i contadini nel primo novecento, alle stragi di Brescia, Bologna e Milano, agli omicidi di Valerio Verbano, Davide “Dax” Cesare, Auro Bruni, Renato Biagetti e tanti altri.

Il fatto che il presidente del municipio Giacomo Vizzani, insieme all’assessore Amerigo Olive e il consigliere Marchesi, abbiano partecipato alla manifestazione neo fascista è qualcosa di grave ma che non ci lascia per niente stupiti, visto che è risaputo che associazioni come Casa Pound trovino sponda nel comune e nelle istituzioni del tredicesimo municipio, mentre non ne trovano tra la popolazione.

Vorremo chiedere a Vizzani e Olive se sanno che le persone con cui stavano manifestando erano le stesse che appena qualche giorno prima minacciarono sulla soglia di scuola gli studenti del liceo Anco Marzio. Se sanno che la persona a cui stringeva la mano era Gianluca Iannone, condannato più volte per aggressione, difensore degli stragisti di Bologna e che è legato a personaggi ambigui come il mercenario Franco Nerozzi.

Sabato scorso Ostia ha dato una risposta importante, perché ha deciso di non limitare l’antifascismo a parole e leggi ma di scendere in piazza in prima persona, senza lasciare nulla di sottointeso nell’affermare a chiare lettere che l’antifascismo è qualcosa di più di un principio su cui è fondata la repubblica, ma quel sentimento popolare che porterà i giovani di tutto il litorale ad opporsi ora e sempre contro iniziative come quelle di Casa Pound, rendendo l’antifascismo una pratica quotidiana.
I fascisti sono avvertiti, Ostia vi ripudia!

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