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Corrispondenza del Nostro Compagno dalla Palestina

Oggi 15 maggio manifestazioni in tutta la Palestina per la Nakba. Ecco una breve corrispondenza del nostro compagno che si trova lì con i palestinesi.

Manifestazioni in tutta la West Bank, da Ramallah a Hebron. Scontri anche a Qalandiya. 15 bambini feriti a Beit Hanoun, al valico di Heretz vittime da 1 a 7, almeno 10 feriti colpiti dai cecchini.
giunge la notizia che i palestinesi stanno portando via il Convoglio dalla zona di fuoco. Nessun morto o ferito tra di loro.

il Convoglio ha lasciato il valico di Heretz, allontanandosi dalla linea del fuoco. Nessuna vittima o ferito tra loro

Le sparatorie contano, però, un numero compreso tra 3 a 7 di vittime, 60 feriti di cui 10 colpiti alla testa dai cecchini. Siamo in collegamento, presto nuove info.

14.14 Sms dalla Palestina “siamo a 500 metri da dove hanno sparato cannonate. , ci sono già statti morti e feriti”…”al momento 60 feriti (10 gravi) e 2 morti. Mai nella storia così tanta gente nella buffer zone. Le merde sioniste sparavano da sopra il muro e torrette”.
Edit: 15.36 Sms dalla Palestina “sotto al muro i palestinesi si sono messi in ginocchio a pregare e le merde hanno sparato. Ora stanno ancora li con tende per rimanere. Noi andiamo all’ospedale.”
Edit: il 16/5 dalla Palestina “Nakba è stata tosta come avrai letto. Oggi sparano ancora nella Buffer Zone, incredibile quanto sò merde quelli dell’esercito Israeliano. Free Palestine”…”Tornaimo il 18 alle 13.00. Troppe sensazione e cose da raccontare. Incredibile accoglienza ricevuta e voglia di libertà. Vik è un eroe qui. Stay Human”

Edit: video degli scontri

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20 MAGGIO – RIPRENDIAMOCI LE SPIAGGE

ORARIO FLASH-MOB: Appuntamento ad Ostia ore 15.00 staz. Stella Polare (TRENINO ROMA-LIDO STAZ. PIRAMIDE)

Su FaceBook http://www.facebook.com/#!/event.php?eid=119751034770305

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Video iniziativa per Valerio Verbano

LA MEMORIA DI VALERIO NON SI CANCELLA

Roma – 2 Maggio – Ennesima provocazione di Casa Pound dopo l’aggressione di Talenti. Succede la scorsa notte ad Ostia dove sono comparse diverse scritte intimidatorie, tra cui la gravissima scritta contro la memoria di Valerio Verbano, studente di Montesacro ucciso dai fascisti negli anni ’70. Questo gesto segue altri atti di intimidazione avvenuti nel tredicesimo municipio nell’ultimo periodo.

Come denunciato dal “Coordinamento Antifascista XIII Municipio” (compasto da A.N.P.I., Partito Democratico, Federazione della Sinistra, Verdi, Italia dei Valori, Sinistra Ecologia & Libertà e altri), Nella notte tra il 23 e il 24 aprile alcuni militanti di Casa Pound hanno recato l’ennesima offesa alla memoria della resistenza, bruciando la corona deposta sotto la lapide alla memoria del partigiano Lido Duranti in Piazza Capelvenere. Non soddisfatti il giorno dopo,nella notte tra il 24 e il 25, hanno tentato di aggredire, in sette armati di bastoni, alcuni militanti di Rifondazione Comunista che stavano attaccando i manifesti per l’iniziativa territoriale del 25 aprile.

Raccontiamo questa escalation di eventi perchè riteniamo che siano invevitabimente collegati al clima avvelenato dell’ultimo periodo. Le istituzioni, dal XIII Municipio alla Regione Lazio passando per il Comune di Roma, si devono assumere le proprie responsabiltà: non possono continuare a patrocinare e finanziare delle organizzazioni neofasciste per poi chiudere gli occhi di fronte alle aggressioni e agli atti di intimidazione. Nessuno si è dimenticato la stretta di mano del presidente del tredicesimo municipio Giacomo Vizzani con il portavoce nazionale di casa pound Gianluca Iannone, difronte lo sdegno del territorio di Ostia. Non accetteremo nel nostro territorio un covo di fascisti simile a quello di Via Val d’Ala, un luogo che non dovrebbe esistere in nessun quartiere di Roma.

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9 MAGGIO: ROMPERE L’ASSEDIO PALESTINA LIBERA

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5/5/2011:Da Belfast a Ostia, in memoria di Bobby Sands

5 Maggio 2011, trent’anni dalla morte in carcere di Bobby Sands, repubblicano, rivoluzionario, ragazzo d’Irlanda. Da Belfast a Ostia, il collettivo politico l’Officina ha scelto di ricordare la data del 5/5/1981 con un scritta sopra un muro, un ritratto sulla città per non dimenticare una battaglia contro il colonialismo e l’oppressione inglese, per l’autodeterminazione del popolo d’Irlanda, proprio come per le vie di Derry e le strade dell’Ulster. Bobby Sands morì in carcere dopo 66 giorni di digiuno, uno sciopero della fame per richiedere che ai carcerati repubblicani del nord Irlanda venisse riconosciuto lo status di detenuti politici nonché una denuncia contro il regime carcerario degli “H Block”, dove nel nome della corona si compivano torture ed abusi. Sands fu il primo ma non l’ultimo a lasciare i suoi cari. Dopo di lui vennero Francis Hughes, poi McCreesh ed O’Hara, Joe McDonnell e Martin Hurson, Kevin Lynch e Kieran Doherty, Tomas McElwee e Mickey Devine. Noi oggi scegliamo di ricordare con il volto di Sands tutti i morti per la causa irlandese, scegliamo di ricordare con una sua frase, coronata dalle bandiere dell’Irlanda unita e socialista, il perché dopo trent’anni questa lotta non può cessare.

Abbiamo scelto di raffigurare il volto di Bobby Sands davanti alla biblioteca di Ostia, un luogo di cultura e di incontro di molti giovani del territorio, il luogo adatto, dove poter conoscere la vita e lotta di un ventisettenne che scelse di sacrificarsi per un futuro migliore.

Ci auguriamo altresì che nessuno tocchi questa opera, che nessuno oltraggi la figura e il ricordo di Sands (come purtroppo è già successo nel nostro quartiere nel caso di Valerio Verbano), che nessuno osi coprire o corrompere questo messaggio di libertà, che noi scegliamo di fare nostro e di portare avanti, da Belfast a Ostia, in ogni maniera.

Tiocfaidh ár lá, Il Nostro Giorno Verrà!


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